Le nostre iniziative

Un recente convegno, organizzato dall’Amministrazione comunale di Genzano, si è incentrato su un tema molto impegnativo: “Urbanistica e legalità”.
Dagli interventi dei relatori non si è capito né quale scopo avesse il convegno, né di che cosa si stesse parlando, né tantomeno a chi competesse “legalizzare” l’urbanistica. Forse si sarebbe dovuto parlare del rispetto delle normative urbanistiche , del fenomeno dell’abusivismo edilizio e della sua repressione, visto che questo é il compito dell’amministrazione comunale e degli altri enti rappresentati dai relatori intervenuti.
Invece le conclusioni a cui si è addivenuti, al termine degli interventi di autorevoli relatori, hanno avuto il merito di tranquillizzare gli eventuali abusivi , perché nessuno, questo per sintetizzare ciò a cui si è pervenuti al completamento dei lavori, è in grado di far applicare le leggi, e soprattutto vuole farle rispettare, soprattutto perché questo è un’altra occasione per ottenere consenso elettorale.
D’altronde la nuova Variante al P.R.G. di Genzano ha regalato altra cubatura ai grandi abusi realizzati a Genzano. Come si potrà dunque contrastare chi dovesse commettere un abuso ?
Tutto questo alla presenza di un magistrato che ha dimenticato di puntualizzare che rispettare le leggi è un compito primario di chi ricopre cariche istituzionali e che in Italia esiste l’obbligatorietà dell’azione penale, anche verso quegli amministratori, che dovessero omettere di rispettare i loro obblighi istituzionali.
Forse questo convegno doveva soltanto servire a qualche amministratore per mettersi in luce, in vista di qualche prossima scadenza elettorale.
Un’amministrazione che lascia il governo e la programmazione del territorio al caso è di certo un’amministrazione inesistente. Governare non significa solamente spendere soldi pubblici, poichè questo lo sapremmo fare tutti. Significa, invece, progettare, programmare , decidere qual è “l’identità” di una città .
Contraddicendo qualche “interessato “ intervento che ha declamato le lodi di una Genzano inesistente, possiamo affermare che l’urbanistica genzanese è stata un completo fallimento, annunciato già nella fase istruttoria del vecchio P.R.G., negli anni ’60.
Genzano era e doveva essere un paese agricolo, questa era stata la scelta urbanistica e politica del vecchio PRG, ma di fatto si è lottizzato tutto il territorio, compresa la zona agricola . La speculazione edilizia e la distruzione del territorio sono state la vera politica perseguita dall’amministrazione comunale, alla faccia del tanto declamato “essere di sinistra” dei nostri amministratori e dei tanti rivoluzionari della domenica.
Una riprova di questo l’abbiamo osservando la città allo stato attuale. Tra la Genzano dei Cesarini e quella che va dalla piazza in giù quale ammiriamo, perchè è caratterizzata da un progetto urbanistico, che rende lo spazio vivibile e da una elegante architettura, che ci trasmette il senso del bello? Ovviamente quella dei Cesarini.
Pochi sanno che il piano particolareggiato del centro storico, altro tema dibattuto, risale addirittura al ’75, e che è stato lasciato nel dimenticatoio e la sua delimitazione fatta sparire. Oggi, dopo trent’anni , visto che va di moda, si fanno regolamenti, centri commerciali naturali, dibattiti per rivalutarlo, magari occasione per spendere altri soldi pubblici.
La dichiarazione del Vice-sindaco, nonché assessore all’urbanistica, rilasciate al convegno è stata : “Bisogna rivedere la Variante perchè non si può attuare in alcuni comparti” . Nonostante che non tutti i piani attuativi, i piani particolareggiati, previsti nella variante, siano stati progettati e approvati, quest’affermazione ci allarma, poiché non vorremmo che fosse la scusa per spalmare un’altra colata di cemento e soddisfare qualche appetito rimasto all’“asciutto” nella Variante.