Genzano di Roma, 2 Ottobre 2006
L’incoerenza regna tra gli amministratori di Genzano.
Le recenti polemiche, sorte in seno alla maggioranza consigliare di Genzano, su un caso di abusivismo edilizio, che hanno portato all’uscita dei Comunisti italiani dalla maggioranza consiliare di Genzano, ci lasciano perplessi.
Rammentiamo all’ex assessore all’urbanistica Seu dei Comunisti Italiani, protagonista di queste polemiche, che ancora stiamo aspettando le sue delucidazioni proprio in merito a delle sanatorie edilizie rilasciate dal suo assessorato, che non ci sono mai pervenute. Forse ci sono abusi e “abusivi”.
Gli rammentiamo che la Variante al Piano Regolatore dall’Assessore votata ha premiato, regalando ulteriore cubatura, proprio i grandi abusi edilizi perpetrati sul territorio, nel silenzio complice di chi ha amministrato il Comune e di tutti i gruppi consiliari.
La stessa Variante al Piano Regolatore si fondava proprio sull’illegittimità in quanto non corrispondente alle leggi regionali, come si evince dalla lettura dell’istruttoria regionale e come ribadito dalla nostra associazione. Solo dopo otto anni dalla sua formulazione è stato possibile approvarla, e soltanto in parte, grazie al cambiamento di alcune leggi.
Il consigliere Seu ci dovrebbe spiegare visto che pretende coerenza dagli altri, che cosa ha fatto per tutelare il territorio e per far rispettare le leggi nei cinque anni del suo mandato come assessore all’urbanistica.
Ci aspettiamo che la Magistratura di Velletri, vista l’obbligatorietà dell’azione penale, indaghi su chi doveva far rispettare le leggi sulla repressione dell’abusivismo e non l’ha fatto. Così come la Corte dei Conti dovrebbe far pagare i danni causati al bilancio comunale da chi doveva incorporare le costruzioni al patrimonio comunale e non l’ha fatto. Visto che si parla di onestà e di etica aspettiamo che anche il consigliere Seu si unisca a questa richiesta.
Le leggi devono essere, per primo, rispettate da chi pretende di amministrare la cosa pubblica e richiede agli altri il loro rispetto.